Matali Crasset

Matali Crasset è di formazione designer industriale, diplomata agli Ateliers – E.N.S.C.I. (Laboratori – Scuola Nazionale Superiore di Disegno Industriale). All’inizio del 2000, dopo le sue prime esperienze con Denis Santachiara in Italia e con Philippe Starck in Francia, crea il suo studio a Parigi chiamato Matali Crasset productions in una ex tipografia ristrutturata nel cuore di Belleville. È lì, tra l’andare e venire dei bambini e dei vicini, che sogna i suoi progetti.

Considera il design come una ricerca, lavorando da una posizione decentrata che permette sia di servire la routine quotidiana che di tracciare scenari futuri. Con una visione del mondo sia consapevole che ingenua, mette in discussione l’ovvietà dei codici per facilitare la rottura di questi legami. Come il suo lavoro simbolico, incentrato sull’ospitalità, “Quand Jim monte à Paris” (Quando Jim sale a Parigi), si basa su una mera percezione visiva e cosciente che inventa un altro rapporto con lo spazio e gli oggetti quotidiani. Le sue proposte non sono mai verso un semplice miglioramento di ciò che già esiste ma, senza affrettare le cose, per sviluppare tipologie strutturate intorno a principi come la modularità, il principio di una rete di intrecci, ecc. Il suo lavoro ruota intorno alla ricerca di nuovi processi di coordinazione e alla formulazione di nuove logiche di vita. Definisce questa ricerca come un accompagnamento verso il contemporaneo.

Matali Crasset lavora con una varietà di attori, altrettanto facilmente con l’artigiano curioso come con un individuo alla ricerca di un nuovo scenario di vita, con l’industriale pronto a sperimentare come con l’albergatore che vuole sviluppare un nuovo concetto (Hi Hotel a Nizza o Dar Hi à Nefta), con un piccolo comune rurale che vuole sviluppare il suo dinamismo culturale e sociale o il museo che vuole essere trasformato (SM’s a s’Hertogenbosch in Olanda). Sempre alla ricerca di nuovi territori da esplorare, collabora con mondi eclettici, dall’artigianato alla musica elettronica, dall’industria tessile al commercio equo e solidale, realizzando progetti di scenografia, arredamento, architettura, grafica, collaborazioni con artisti, e così via come con artisti (Peter Halley), con giovani aziende di arredamento (Moustache), così come con comuni e municipi …

Questa esperienza acquisita nel corso degli anni l’ha portata a lavorare attualmente su progetti più partecipativi, a livello locale e globale, sia in ambienti rurali che urbani. Dalle sue riunioni, laboratori creativi, discussioni e desideri comuni, lavora con diversi responsabili di progetti che tuttavia hanno tutti la stessa convinzione che questi processi collettivi sfociano in scenari plausibili di legame sociale.

È in definitiva la questione centrale del vivere insieme che definisce i suoi progetti immaginativi, gli scritti e il senso del lavoro di Matali